Storia di un approdo in Germania – Seconda puntata

Storia di un approdo in Germania – Seconda puntata
Photo Credit To kris krüg

Dopo tanto tempo passiamo alla seconda puntata. Vi ricordate il primo post? No? Lo trovate sicuramente. Arrivai in Germania il 15 Gennaio 2004. Due auto stracariche di bagagli, qualche mobile, la mia ragazza, il padre e lo zio di lei. Entrammo nell’appartamento vuotissimo, senza tappezzeria e con pavimenti grezzi. In due settimane avremmo dovuto renderlo un appartamento vivibile. Il giorno dopo iniziammo una serie infinita di viaggi tra Blaubeuren ed Ulm, con visite ai vari Baumarkt e a Ikea

Le peripezie per arredare l’appartamento non ve le sto a narrare tutte. Interessante invece fu come ottenni quell’appartamento. Verso Novembre avevo iniziato con le mie ricerche di casa. Sbattimenti infiniti su internet (Facebook non lo usavo ed era, comunque ancora non molto diffuso.

Mi accorsi subito che sarebbe stato difficile. Pochissime persone che parlavano inglese, la maggior parte delle mail o delle telefonate erano buchi nell’acqua. Riuscii a prendere tre appuntamenti. Ad uno andai da solo, i successivi due li feci in un giorno con la mia ragazza. Per il primo avrei avuto la possibilità, ma non mi sembrava il caso per il particolare negozio proprio di fianco all’ingresso della scala Avrei ricevuto visite da parenti, figlia etc.

Gli altri due, entrambi interessanti, la stessa storia Grupponi di persone interessate che lasciavano carte e altro. In entrambi resistemmo fino alla fine ma in entrambi i casi ci spiegarono la stessa cosa. Non affittavano a persone ancora in periodo di prova. Abbastanza scornato andai in azienda a parlare con il mitico capo del personale, Joachim. La sua risposta ai miei problemi fu semplicemente: “Nessun problema, siediti che faccio una telefonata” Dopo cinque minuti ci accompagna personalmente a vedere non uno ma due appartamenti e avrei potuto scegliere fra uno dei due.

Avevo fatto la conoscenza della Vitamin B(ekanntschaft)

Se pensate che le amicizie e le conoscenze non servono in Germania avete fatto male i conti. Servono eccome. Joachim aveva semplicemente telefonato al direttore di una cooperativa di abitazioni, suo caro amico e compagno di caccia, e gli aveva chiesto se aveva appartamenti liberi. Gli appartamenti erano due e avrei potuto scegliere quello che più mi aggrada, oltretutto scavalcando di brutto una lista di attesa di almeno sei mesi.

Joachim è anche la persona che nel 2009 mi consegnò una bella lettera di licenziamento, che mi aiutò a farmi fare un corso pagato dall’Arbeitsamt perché potessi acquisire la qualifica di Facharbeiter, che mi riassunse e mi fece un paio di cazziatoni memorabili. Insomma una persona onesta come ne ho incontrate poche nel mondo del lavoro

(Leggi la prima puntata)

Autore: Corrado Musso

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