Kino International

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Photo Credit To trash world

L’imponente edificio venne realizzato nei primi anni ’60 all’interno dell’ampio  progetto di ridisegno urbano dell’area della Karl Marx Alle, all’interno di un più vasto programma di riqualificazione ancora chiaramente visibile oggi a Berlino.

Scopo dell’intervento era dare un “sapore” internazionale a questa particolare zona di Berlino, accantonando il precedente stile “Torta Nuziale” di stampo Sovietico e dare alla città un impronta più moderna e contemporanea alla città.

Progettato dagli architetti Heinz Aust e Josef Kaiser ( quest’ultimo autore anche del vicino cinema Kosmos), l’edificio si presenta come un imponente volume monolitico a forma di parallelepipedo inclinato, interamente realizzato con struttura portante in cemento armato. La forma rispecchia chiaramente il contenuto, evidenziandone dall’esterno  la funzione di sala.

Il volume principale, sospeso da terra in corrispondenza dell’ampio atrio di ingresso ( lo sbalzo è pari a circa nove metri), è evidenziato dalle pareti laterali interamente rivestite di basso rilievi raffiguranti scene di “vita socialista”. L’opera, firmata dagli artisti Waldemar Grzimek, Schmal e Schievelbein, riveste tutti i prospetti laterali, evidenziando il volume principale che contiene appunto la sala cinematografica.

Il prospetto principale è caratterizzato da ampie vetrate che accostate alla “pesantezza” monolitica del volume principale, conferisce all’edificio un’ eleganza e un dinamismo unico.

Al piano terra  trova ubicazione l’atrio di ingresso, aperto direttamente sulla Karl Marx Alle. Lateralmente all’asse di ingresso trovano sede i guardaroba e i servizi igienici. In fondo si trova una ampia biblioteca.

Al piano superiore, sempre verso il viale principale di ingresso, si trova un foyer con vista direttamente verso la città, dove si trova anche una piccola zona bar. La vetrata continua è interrotta dalla pannellatura che alloggia la locandina dell’evento in mostra in quel determinato momento.

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Photo: Trash World

La sala, capace di ospitare sino a seicento persone, era ed è un’eccellenza dal punto di vista acustico: l’uso di materiali quale legno per il rivestimento delle pareti, la sala a forma di anfiteatro e il soffitto curvilineo, oltre che a conferire agli interni una sensazionale immagine di eleganza, permette di raggiungere eccellenti qualità acustiche.

Utilizzato negli anni della DDR come luogo dove rappresentare le produzioni della Germania socialista (DEFA), ancora oggi è sede di molte iniziative (cinematografiche e non) e punto di riferimento delle importanti attività culturali di Berlino.

Autore: Vincenzo Guzzo

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Vincenzo Guzzo

Arch. Vincenzo Guzzo Architetto libero professionista, svolge la sua attività sia in Italia ( prov. di Milano) che a Berlino. Si occupa di progettazione architettonica e direzione lavori, dal residenziale al direzionale, sia nel campo privato che pubblico.

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