Intervista a Paola Beatrice Ruffini, costume designer, cinema mon amour.

Intervista a Paola Beatrice Ruffini, costume designer, cinema mon amour.
Photo Credit To Reise nach Jerusalem - Eva Lobäu

“Mio nonno Francesco aveva un negozio di tessuti e da piccola, avrò avuto 6 anni, per giocare mi regalava i campioni di tessuto. Io li tagliavo e ci facevo dei vestiti per le Barbie. Poi portavo la mia scatola di vestitini al mare e le mie amiche volevano averli assolutamente e in cambio mi davano i loro, che erano nuovi, comprati in negozio. Io mi stupivo perché i loro erano cuciti molto meglio, ma i miei erano diversi evidentemente, più creativi.” 

È con questo aneddoto di famiglia che Paola Beatrice Ruffini si presenta. Siamo a Berlino Mitte, in un rinomato locale dietro il Berliner Ensemble, sedute fuori a goderci l’ultimo bagliore di una giornata quasi primaverile, una delle prime. Paola Beatrice arriva solare, folta chioma, gli inseparabili occhiali che le danno un tocco estroso, e la cagnolina Lucy Bubu.

Abruzzese d’origine, fiorentina di formazione e milanese d’adozione, Paola Beatrice viene da una famiglia di creativi, padre interior designer, madre poetessa, regista e autrice di teatro, un fratello architetto e l’altro anche lui disegnatore di interni.

È arrivata infine a Berlino, inizialmente per una scelta sentimentale insieme al compagno qualche anno fa. Si è formata all’Accademia delle Belle Arti di Firenze per poi iniziare a lavorare, con successo e molte soddisfazioni, nella capitale lombarda come costumista.

 

Inizia subito a parlarmi del suo ultimo film: “Reise nach Jerusalem”, Viaggio a Gerusalemme, che in tedesco significa “gioco delle sedie”. È la storia tragicomica di Alice, una quasi quarantenne berlinese che deve affrontare la propria improvvisa condizione di disoccupata. Il film è diretto dall’attrice e regista italiana Lucia Chiarla e prodotto dalla Kess Film, casa di produzione tedesca fondata dall’italiano Giulio Baraldi, che ha scommesso con successo su questo progetto.

L’opera, in attesa di essere distribuita in altri paesi, Italia compresa, ha riscosso e sta riscuotendo un grande successo sia di critica che di pubblico. Interpretato da vari attori tedeschi e non, dall’italiano Beniamino Brogi che si cimenta in un delizioso ironico strip-tease e da una strepitosa Eva Löbau che, tra l’altro, dopo il film è diventata anche una Tatort Kommissarin, ovvero la protagonista commissario di una serie poliziesca cult qui in Germania, “Reise nach Jerusalem” è stato selezionato al Max Ophus Film Festival di Saarbrucken e ha vinto moltissimi premi, tra cui quello come miglior film e miglior attrice protagonista al prestigioso Achtung Berlin,  una dei festival cinematografici più importanti in città dopo la Berlinale.

Il film ha vinto anche la Boddinale a Berlino e il FilmKunstTage a Madgeburgo. “Le prime proiezioni hanno avuto un grande successo”, mi racconta Paola Beatrice, “alla fine del film tutto il pubblico si è alzato in piedi. Una standing ovation. E così ogni volta. Una soddisfazione immensa! Lucia ha diretto splendidamente il film, e la Kess Film ha lavorato molto per ottenere questi eccellenti risultati. È stato un lavoro di gruppo, a volte anche duro, ma il risultato si vede, così come si vedono l’impegno e la passione che ci abbiamo messo tutti quanti.”

Tra l’altro la regista Lucia Chiarla sarà premiata dai Comites insieme a Giò di Sera come Italiana dell’Anno giovedì 28 marzo presso l’Ambasciata d’Italia e il film, già uscito nelle sale tedesche a gennaio, viene ancora proiettato una volta al mese presso il cinema Lichtblick nel quartiere di Prenzlauer Berg. Per chi non l’avesse ancora visto, un’occasione da non perdere.

Gli ultimi anni sono stati per Paola Beatrice ricchi di soddisfazioni. Uscirà ad ottobre “36 Husbands” scritto e diretto da Michael Glover e prodotto da Robyn Rosenkrantz. È un lungo sodalizio quello che lega la costumista italiana ai due registi produttori statunitensi. Insieme infatti hanno già collaborato nella divertente commedia “Mr Rudolpho’s Jubilee”, lungometraggio di grande successo del 2017, prodotto da Bright Blue Gorilla e interpretato dalla tedesca Cristiane Paul, vincitrice di un Emmy Award nel 2016, e dall’italiano Francesco Mazzini. Con questo film Paola Beatrice ha vinto a Londra al Romford Film Festival un prestigioso Best Costume Award.

Short film “Miriquidor”

Inoltre sta per uscire il cortometraggio fantasy Miriiquidor diretto da AnneKatrin Wetzel, di cui Michael Geidel è sia producer con la Actrio Studio che aiuto regista e co-sceneggiatore.

 

E tra i progetti degli ultimi anni Paola Beatrice mi parla anche di Mandala, film introspettivo diretto da Max Leonidai e del lungometraggio Il Bene Oscuro, per la regia di Ettore Pasculli, pellicola che ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e che ha vinto il Premio Speciale del Festival Internazionale della Cultura di Bergamo. Il film è incentrato sul fenomeno della fuga dei cervelli ed è stato girato a Milano nel 2016.        

 

Set Up Production Sara Ercoli Tommaso Ragno

Quella di Paola Beatrice è una carriera poliedrica e internazionale: ha lavorato a Los Angeles per la New World Production, a Milano, Roma, Berlino, Parigi, Valencia, Barcellona, ha creato un suo brand All Off nel 2000 e nel 2016 ha fondato una casa di produzione video insieme a Mizio Turchet e Fausto Intrieri: la Set Up Production. Inoltre ha insegnato Costume Design a Milano presso la “Fashion Academy Marketing & Design”.

All’inizio della tua carriera quali sono stati i tuoi maestri Paola Beatrice?
Finita l’Accademia di Belle Arti a Firenze ho lavorato in un’azienda milanese, disegnavo vestiti e stavo vicino alle modelliste che tagliavano e cucivano. Da loro ho imparato tantissimo. Semplicemente osservando. Finito il mio lavoro mi sedevo accanto a loro e le guardavo lavorare, per ore. Non si può disegnare un costume se non si sa come realizzarlo. Poi sono entrata in Rai a Milano come costumista di primo grado freelance, ho lavorato per molte trasmissioni di prima serata. Una bella esperienza. Contemporaneamente lavoravo come costumista per film, come stylist per la pubblicità e stilista per linee internazionali.

Come lavori? Cosa ti scatta nella testa quando devi vestire un personaggio?
Sarà sempre il regista a darmi le indicazioni perché devo tradurre in abiti ciò che lui vede nella sua mente. È quindi fondamentale avere un ottimo feeling sia con il regista che con l’attore. È altrettanto importante accontentare entrambi. È un compromesso e ci vuole molta esperienza, passione e psicologia. Devi capire com’è l’attore, cosa gli sta bene e quale outfit predilige. E sai quante volte mi è successo, per esempio, di scoprire le gambe ad attrici che non si rendevano conto di stare molto bene con le gonne al ginocchio? Loro non lo sapevano o non trovavano il coraggio di farlo. E io ho fatto conoscere e amare loro una parte di loro stesse che non conoscevano. Io vedo cose, con il mio intuito ed esperienza, che a volte le persone non vedono. Con il mio lavoro puoi aprire delle porte importanti nella personalità degli attori. Ho sempre avuto grandi soddisfazioni e riconoscimenti da parte sia dei registi che degli interpreti.

Sei ancora contenta della scelta di vivere a Berlino?
Sì, molto. Amo Berlino. Amo i suoi parchi e laghi, amo andare in bicicletta, visitare esposizioni d’arte, musei. Amo la gente che vive qui e che viene da ogni parte del mondo. Da Berlino parto e viaggio molto. Sono appena tornata da un meraviglioso viaggio in moto in India.

E quando le chiedo se ha un sogno nel cassetto, un progetto che vorrebbe tanto realizzare, mi risponde di essere soddisfatta e felice così: “Ti posso dire che sono soddisfatta di quello che ho fatto e che faccio, adoro il mio lavoro, lo faccio da anni con il cuore, energia e tanta passione, cose che mi hanno trasmesso i miei genitori. Ho un carattere solare e sincero e cerco sempre di instaurare un rapporto di fiducia e stima con quelli con cui lavoro e le soddisfazioni sono sempre tante.

 

Per maggiori informazioni

Kess Film
Reise nach Jerusalem
Bright Blue Gorilla
Miriquidi Film
SetUp Production
All Off
Comites-Berlino
Articolo di BerlinitalyPost su “Mr Rudolphos Jubilee”

About The Author

Barbara Ricci

Mi chiamo Barbara, ho 44 anni, sono nata a Roma e frequento la Germania dal ' 98. Sono un' attrice. Ho lavorato sia in Italia che in Germania per diverse produzioni televisive.  Mi sono anche laureata in Lingue ( Francese e Inglese) alla III Università di Roma.  Ho due figli ( Niccolò di 14 e Sophia di 9) che frequentano entrambi scuole italo-tedesche. Mio marito è tedesco (attore anche lui) e insieme abbiamo vissuto prima a Monaco di Baviera, poi a Berlino dal 2005 al 2007, Roma, Colonia, e nel 2011 siano tornati a Berlino. Qui in Germania non ho solamente lavorato come attrice, ho anche saltuariamente esercitato altre professioni, soprattutto di intermediazione tra aziende tedesche e italiane e nell "Assistenza Clienti". Adoro Berlino, oramai fa parte di me, ma in tutti questi anni  ho sempre mantenuto  un legame solido e imprescindibile con la mia città natale, Roma, e con l' Italia.

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *