Serata berlinese sotto il cielo napoletano

Serata berlinese sotto il cielo napoletano
Photo Credit To Alessandra Rago

Napoli per ogni napoletano rappresenta molto più di un “luogo di nascita”, della “città natale”. Napoli scorre nelle vene, Napoli è “o’ primmo ammore”, Napoli è quella canzone cantata con un sottofondo di mandolini e che quando sei lontano ti fa sempre scendere una lacrima. Quando mi sono trasferita a Berlino, non sapevo quanto Napoli mi sarebbe mancata, quasi credevo che questa cosa non fosse possibile, ero molto arrabbiata per via delle sue tante, troppe contraddizioni; eppure un giorno di luglio, dopo quasi un anno di permanenza in terra straniera, mi capitò di guardare un video in cui il grande Marcello Mastroianni parlava dell’”Umanità dell’amata Napoli”, un video breve, di pochi minuti, ma che racchiudeva tutta la profonda essenza della nostra città e che, con la maestria di un pittore, ne definiva i contorni e “e mille culure”. In quel momento, a Berlino, per la prima volta da quando sono partita, provai quella profonda e sincera mancanza, un buco allo stomaco e nell’anima. Nella mia vita berlinese c’è sempre un pizzico di Napoletanità: dall’esclamazione in dialetto, ai tentativi di traduzione in tedesco della Tammurriata Nera, alle pizzate in compagnia di amici tedeschi con impasto rigorosamente fatto in casa. utto, mi riporta alla mia città, alle mie origini e la mia personalità del sud – il temperamento del napoletano e quell’accento pronunciato sono come un marchio a fuoco sulla pelle che mai t’abbandona- NE È LA PROVA. Dopo quattro anni nella capitale tedesca, posso dire senza dubbio che anche Berlino si è fatta spazio nel mio cuore napoletano. La metropoli che non dorme mai, sempre all’avanguardia, sempre “cool” è diventata, in così poco tempo, la mia seconda Heimat, quel posto nel mondo in cui posso esprimere a pieno il mio essere, e dove ogni giorno è una scoperta. A Berlino puoi testare i tuoi limiti e vivere alla velocità della luce, oppure fare l’esatto contrario: abbandonarti alle placide passeggiate, alle visite ai musei e alle gite in bicicletta, alle meravigliose sinfonie della filarmonica.
20248229_10213509641526226_8177833386626289090_oProprio per questa motivazione, quando ho letto dell’evento in programma intitolato: “Serata berlinese sotto il cielo napoletano” organizzata da Quartiere Intelligente in collaborazione con il Goethe Institut, non potevo esimermi dal parteciparvi.

Nello scenario della Scala Montesanto, uno degli scorci napoletani più caratteristici, sul prato soffice all’inglese di un cortile nascosto, tra i palazzi incorniciati da un cielo terso, l’anima multiforme tedesca ha sposato la vulcanicità napoletana durante quella che possiamo definire una notte magica.

La location, divisa in due aree: una al chiuso, l’altra all’aperto, assicurava ampio spazio per i numerosi partecipanti accorsi a degustare i tipici e famosissimi popcorn Berlinesi dal gusto molto particolare (quelli a disposizione erano caramellatati con un pizzico di sale e pepe) e gentilmente offerti dalla Popkornditorei Knalle, ad assaggiare la birra berlinese del birrificio BRLO, e informarsi sulla possibilità di scappare a Berlino anche solo per 36 ore e goderne la sua magia.

Ospite speciale della serata: Anja Mikulla dell’ufficiale portale turistico berlinese, visitBerlin. visitberlin.de/en, la quale con la sapiente mediazione di Johanna Wand, ha portato il pubblico in giro virtualmente nel cuore della capitale berlinese, mostrato le meravigliose attrazioni e avanguardie. 

20232683_10213509635886085_16908033717266290_oIn programma, dopo la presentazione, la proiezione del bellissimo film muto “Menschen am Sonntag” (Gente di domenica) realizzato da Robert Siodmak nel 1929 in collaborazione con Samuel (Billy!) Wilder. Una produzione cinematografica degli anni ‘20, che esprime la gioia di vivere di due ragazzi e due ragazze durante una domenica passata insieme presso il Wannsee, uno dei laghi della cintura berlinese. Dopo la visione del film, il dj set degli Jaures, un duo proveniente direttamente da Berlino, ha fatto scatenare il pubblico con la musica elettronica simbolo della capitale tedesca. Il tutto condito da una casareccia produzione di pizza fritta all’aperto, famosa in dialetto col nome di “battilocchio” e tipica della tradizione culinaria napoletana.

20247734_10213509636286095_1520323302438887978_oUn evento unico e meraviglioso, soprattutto per una napoletana che vive a Berlino e che adora entrambe: la sua città e la nuova patria. Questa serata mi ha lasciata molto soddisfatta e felice. Ho potuto apprezzare una Napoli che costruisce ponti e che connette popoli e tradizioni, in un periodo della storia mondiale in cui il termine “divisione” è all’ordine del giorno. Una Berlino-mamma che accoglie e ama tutti indifferentemente e che non giudica, che crea connessione perché conosce il significato di “divisione”.

Ecco, il mondo ha più bisogno di questi eventi, di queste persone che rendono tali incontri possibili. Durante l’evento guardavo i volti delle persone, volti felici e curiosi, volti giovani e meno giovani animati dalla stessa passione per ciò che è diverso ma che rappresenta una fonte di conoscenza, gioia.Ho sentito parlare italiano, tedesco, napoletano e berlinese e dentro di me ero felice, felice come un bambino che si sente a casa ma che allo stesso tempo scopre il grande valore DELLA DIVERSITÀ.

Grazie a tutti per aver reso Napoli ancora più bella e interessante di quanto già lo sia, grazie alla città di Berlino che abbraccia tutti e che tiene stretti.

Autrice: Alessandra Rago

About The Author

Alessandra Rago

Nata a Napoli ma Berlinese da 7 anni. Sono un'ex-ballerina, ma la danza fa sempre parte della mia vita. Ho studiato Studi Culturali e Studi Europei all’Università Orientale di Napoli, all’Università di Potsdam, alla Nottingham Trent University e all’Università Libera di Berlino. Mi sono formata in giro per l’Europa attraverso tirocini ed esperienze lavorative in campo politico, economico e culturale. Sono appassionata di politica ed economia! Dipingo per ordinare i pensieri e amo prendermi cura delle mie piantine.

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *