Zaha Hadid

Zaha Hadid
Photo Credit To @ZHA_News

31.03.2016 – Oggi è un giorno triste per il mondo dell’architettura: è morta a Miami l’architetto Zaha Hadid, importantissimo punto di riferimento e testimonianza dall’architettura contemporanea a livello mondiale.

Nata a Baghdad il 31 ottobre 1950, ha proseguito i suoi studi tra Beirut e Londra. Nel 2014 è stata la prima donna a vincere il prestigioso Premio Pritzker.

Docente presso le più importanti università mondiali (Chicago, Harvad, Amburgo e Vienna), è stata e sarà una delle voci più autorevoli del mondo dell’architettura.

I suoi progetti sono presenti in molti paesi del mondo, è lasciano un’importante testimonianza del suo modo di concepire il mestiere di architetto.

By Richard Bartz - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=25921709
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Tra i più importanti ricordiamo il Riverside Museum a Glasgow, il Museo della Scienza a Wolfsburg, Il quartiere Citylife a Milano, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo a Roma e Rosenthal Center for Contemporary Art di Cincinnati, solo per citarne alcuni.

Il suo lavoro, di un’eleganza sinuosa e fluida unica nel suo genere, è stato definito come il nuovo Barocco contemporaneo. Forme apparentemente impossibili da realizzarsi, hanno invece trovato forma e realizzazione in moltissimi edifici da lei progettati, lasciando un enorme ed importantissima testimonianza.

By Original architectural work: Zaha HadidDepiction: Interfase - Own photo of uploader, Public Domain, https://en.wikipedia.org/w/index.php?curid=40114325
By Original architectural work: Zaha HadidDepiction: Interfase – Own photo of uploader, Public Domain, https://en.wikipedia.org/w/index.php?curid=40114325

Importante anche il suo contributo nel mondo del design di autore: Hadid ha lavorato anche nella moda, disegnando una collezione di scarpe per Lacoste, una borsa per Louis Vuitton, una linea di gioielli per Swarovski e una serie di prodotti per Alessi.

Ha avuto modo di cimentarsi anche a Berlino, sulla Stresemannstraße, a Kreuzberg.

Infatti nel 1982, all’interno di un nuovo piano urbanistico che prevedeva la riqualificazione di questa zona della città ipotizzando la creazione di nuovi edifici residenziali e commerciali, si ebbe modo di migliorarne il disegno urbano grazie alla creazione di edifici contemporanei più accoglienti e funzionali. Nel nuovo programma edilizio vi era l’intenzione di creare edifici ecologicamente sostenibili, abitazioni per disabili e spazi commerciali ed aggregativi.

E’ in questo contesto che Zaha Hadid ha progettato uno dei suoi primi progetti livello europeo.

865_ibaho_phot_0148L’edificio, completato tra il 1993 e il 1994, è caratterizzato da due corpi di fabbrica. Il primo, prospiciente sulla Stresemannstrasse è il più lungo, ed occupa il fronte principale della strada. Sostenuto da una pilastratura in cemento armato, ospita al piano terra una serie di attività commerciali e ai piani superiori delle unità abitative disposte in duplex. Il secondo si sviluppa invece in verticale (8 piani), stagliandosi in verticalmente direttamente sulla Dessauerstrasse.

La facciata è interamente rivestita in lastre metalliche bronzate e le finestrature ne risultano inglobate grazie ad un elegante e morbido gioco di rientranze.

La facciata laterale è invece caratterizzata da una pelle interamente vetrata, dove affacciano gli spazi delle zone giorno. Il risultato è un elegante gioco di contrasto tra la materia del prospetto in metallo e la trasparenza del prospetto laterale.

In linea con le principali tipologie distributive berlinesi, si accede, tramite ad un passaggio pedonale, al cortile interno, dove è posizionata la scala di collegamento. I prospetti interni sono colorati e caratterizzati da ampie balconate e terrazzi giardino, rifacendosi in particolare, le avanguardia russe dal Suprematismo al Costruttivismo.

La sua prematura scomparsa lascerà sicuramente un indelebile ferita nel mondo della cultura, non solo per gli addetti ai lavori.

“L’architettura è davvero benessere. Penso che la gente voglia sentirsi bene in uno spazio … Da un lato si tratta di un riparo, dall’altro si tratta anche di un piacere”.
(Zaha Hadid)

Autore: Vincenzo Guzzo

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Vincenzo Guzzo

Arch. Vincenzo Guzzo Architetto libero professionista, svolge la sua attività sia in Italia ( prov. di Milano) che a Berlino. Si occupa di progettazione architettonica e direzione lavori, dal residenziale al direzionale, sia nel campo privato che pubblico.

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