Kindergeld e codice fiscale, tra panico e nuove norme

Kindergeld e codice fiscale, tra panico e nuove norme
Photo Credit To kris krüg

Da circa due settimane si è diffuso un certo panico tra molti genitori che vivono in Germania.

Il 27 ottobre scorso infatti il Bundeszentralamt für Steuer, ovvero l’Ufficio delle Imposte Tedesco, ha modificato a partire dal 1.01.2016 i criteri per ottenere il pagamento del Kindergeld .

Il Kindergeld, per chi non lo sapesse, è un assegno mensile di 188 euro a figlio (per il primo e secondo figlio, ma aumenta gradualmente a partire dal terzo, e anche di anno in anno) che viene pagato ad ogni famiglia residente in Germania. Questo importante contributo sociale viene gestito dalle “Familienkassen”, enti statali sparsi in tutto il territorio nazionale.

L’Ufficio delle Imposte ha stabilito che a partire dal prossimo 1° gennaio i genitori intestatari del conto corrente su cui viene effettuato il pagamento, per poter continuare a ricevere il Kindergeld,  dovranno comunicare via posta  alla “Familienkasse” di competenza il proprio codice fiscale (Steuer-Identifikationsnummer in tedesco, abbreviato in Steuer-IdNr) e quello dei propri figli.

Lo scopo è di evitare e di far uscire allo scoperto eventuali doppi pagamenti per uno stesso soggetto (per esempio pagamenti duplici fatti a genitori separati per lo stesso figlio). Con questa riforma, invece, ogni soggetto sarà identificato con un codice fiscale e saranno evitate truffe e confusioni. Ovviamente chi sarà riconosciuto colpevole di truffa sarà obbligato a restituire le somme indebitamente ricevute.

Sui social media e soprattutto su whatsapp si è scatenato il panico. È stata diffusa la notizia che chi non avesse spedito di sua spontanea volontà il codice fiscale entro fine anno avrebbe avuto la sospensione automatica dei pagamenti a partire da gennaio 2016.

In realtà non e così. Sia il sito ufficiale dell’Ufficio delle Imposte http://www.bzst.de  che il servizio di informazioni telefonico nazionale della Familienkasse che ho contattato personalmente stamattina (0800- 4555530) confermano che non verrà sospeso nessun pagamento. Spiegano che saranno loro a contattare le famiglie inadempienti quando la legge entrerà in vigore, ossia a partire dal 1° gennaio prossimo. Sarà quindi possibile spedire i codici fiscali anche durante il 2016 secondo scadenze che verranno comunicate.

Tuttavia il Bundeszentralamt für Steuer consiglia a chi non lo avesse già fatto di spedire questi dati il prima possibile, già quest’anno, al fine di guadagnare tempo. Vanno spediti alla propria Familienkasse esclusivamente per via postale. Non si possono quindi comunicare i dati fiscali né per telefono né via mail.

Tra l’altro questo cambiamento non riguarda tutte le famiglie, ma solo quei nuclei che hanno fatto domanda per il Kindergeld prima del 2008. Infatti fino a quell’ anno non era obbligatorio inserire il codice fiscale nella compilazione della richiesta. Pertanto, tutti coloro che hanno fatto domanda dopo il 2008  hanno già comunicato automaticamente  i propri codici fiscali alla Familienkasse competente e non dovranno più occuparsene.

Per chi invece non trovasse più il proprio Steuer-IdNr l’Ufficio delle Imposte informa che nel 2008 è stato spedito a tutti i residenti in Germania, minori compresi, per via postale. Chi lo avesse perso o mai ricevuto può richiederlo dal loro portale internet: https://www.bzst.de/DE/Steuern_National/Steuerliche_Identifikationsnummer/ID_Eingabeformular/ID_Node.html                       

In alternativa, per guadagnare tempo, ci si può recare personalmente al “Finanzamt” più vicino.

Ricordo infine che non bisogna essere cittadini tedeschi per aver diritto al Kindergeld o per ricevere il proprio Steuer-IdNr. Basta avere un domicilio in Germania e aver effettuato l’iscrizione (Anmeldung)  all’ ufficio Anagrafico (Bürgeramt) di zona.

Autore: Barbara Ricci

About The Author

Barbara Ricci

Mi chiamo Barbara, ho 44 anni, sono nata a Roma e frequento la Germania dal ' 98. Sono un' attrice. Ho lavorato sia in Italia che in Germania per diverse produzioni televisive.  Mi sono anche laureata in Lingue ( Francese e Inglese) alla III Università di Roma.  Ho due figli ( Niccolò di 14 e Sophia di 9) che frequentano entrambi scuole italo-tedesche. Mio marito è tedesco (attore anche lui) e insieme abbiamo vissuto prima a Monaco di Baviera, poi a Berlino dal 2005 al 2007, Roma, Colonia, e nel 2011 siano tornati a Berlino. Qui in Germania non ho solamente lavorato come attrice, ho anche saltuariamente esercitato altre professioni, soprattutto di intermediazione tra aziende tedesche e italiane e nell "Assistenza Clienti". Adoro Berlino, oramai fa parte di me, ma in tutti questi anni  ho sempre mantenuto  un legame solido e imprescindibile con la mia città natale, Roma, e con l' Italia.

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1 Comment

  1. Giordano giovanni

    Nel 2017 si ha diritto agli assegni familiari anche se i figli rimangono in Italia con la madre lavoratrice?

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