Aiuti per i lavoratori autonomi durante il coronavirus: lo stato tedesco prevede aiuti fino a 50 miliardi di euro per lavoratori autonomi e microaziende

Aiuti per i lavoratori autonomi durante il coronavirus: lo stato tedesco prevede aiuti fino a 50 miliardi di euro per lavoratori autonomi e microaziende

In questo articolo vi riportiamo quanto scritto nell’articolo pubblicato dalla Berliner Zeitung relativamente agli aiuti previsti per i lavoratori autonomi.

Per fronteggiare la crisi causata dal coronavirus, il governo tedesco sta pianificando un pacchetto di aiuti per un totale di 50 miliardi di euro per i lavoratori autonomi e altre microimprese. L’agenzia di stampa tedesca ha appreso questa notizia giovedì (ndt 12.03.2020) dagli ambienti governativi. In precedenza, ne aveva già parlato lo “Spiegel”.

In mattinata si è riunito il Comitato del Gabinetto Federale che si occupa della situazione del coronavirus. Il pacchetto di aiuti deve essere attuato rapidamente. Sono previste sovvenzioni e prestiti diretti. Lo “Spiegel” ha informato di una cifra totale di 40 miliardi di euro.

A causa dei drastici effetti causati da questa crisi, molti lavoratori autonomi temono per la loro esistenza, come musicisti, fotografi, artisti, fisioterapisti, interpreti o infermieri. Molti negozi hanno dovuto chiudere, fiere, eventi e concerti sono stati cancellati. Gli ordini e le vendite di molti freelance sono crollati.

Il governo federale aveva già avviato misure globali per attenuare le conseguenze economiche di questa crisi senza precedenti, varando un programma di credito illimitato per le aziende e un ampliamento della legge sulla compensazione del lavoro a tempo ridotto.

L’appello urgente del presidente dell’Unione delle Camere di Commercio ed Industria Tedesche (DIHK)

Le associazioni di categoria avevano chiesto al governo federale di istituire un fondo per i lavoratori autonomi. Il presidente della DIHK, Eric Schweitzer, ha dichiarato: “Ora dobbiamo garantire molto rapidamente la sopravvivenza di lavoratori autonomi e di microimprese. Per questi imprenditori il fatturato scende drasticamente da un giorno all’altro, a volte fino al completo azzeramento. E attualmente non sanno quando riceveranno nuovi ordini e quando potranno accettarli. In molti casi non potranno neanche ottenere prestiti in questa situazione”.

Per questo motivo, è necessario un fondo statale di emergenza per fornire a questi microimprenditori un sussidio senza troppe complicazioni burocratiche e un aiuto diretto per le spese necessarie nelle settimane e nei mesi a venire.

Il leader della CSU Markus Söder ha chiesto al governo federale di fornire un pacchetto di aiuti di almeno 100 miliardi di euro per mitigare le conseguenze sull’economia causate dal coronavirus. Le misure precedenti, come la normativa sulla compensazione del lavoro a tempo ridotto e le garanzie della KfW (Kreditanstalt für Wiederaufbau), rappresentano un primo passo, ma è necessario anche un pacchetto di stimolo finanziario ed economico di almeno 100, se non 150 miliardi di euro, ha detto il presidente del Land bavarese in una dichiarazione del governo nel consiglio regionale di Monaco.

Secondo l’istituto di ricerca economica DIW, questa crisi rappresenta una minaccia per l’esistenza dei piccoli imprenditori e dei lavoratori autonomi. “I politici dovrebbero ora continuare ad agire con decisione: offrire aiuti con il sostegno alla liquidità e il lavoro a orario ridotto, dichiarare la disponibilità a un notevole stimolo alla domanda e organizzare il coordinamento tra i governi”, ha dichiarato giovedì il DIW.

Secondo il DIW, il termine “lavoratore autonomo” si riferisce alle persone che esercitano un’attività autonoma in proprio, senza personale dipendente. Dall’inizio degli anni ’90, il numero di lavoratori autonomi in Germania è aumentato notevolmente. La promozione e il sostegno di “Ich-AGs (ditte individuali)” da parte dell’Agentur für Arbeit a partire dal 2003 ha svolto un ruolo significativo in questo sviluppo.

Inoltre sul sito ufficiale della città di Berlino è presente una piccola guida per i passaggi da svolgere per i lavoratori autonomi, che riportiamo di seguito:

  1. Contattare la banca di riferimento

I lavoratori autonomi dovrebbero contattare la loro banca, che gli permetterà di usufruire dell’esteso sostegno di liquidità fornito dalla KfW, come deciso dal governo federale.

  1. Ridurre la pressione fiscale

I vari Finanzamt hanno l’obbligo di dilazionare le imposte per lasciare liquidità ai lavoratori autonomi e alle imprese. Anche i pagamenti anticipati delle tasse possono essere ridotti facilmente senza complicazioni burocratiche. Fino alla fine dell’anno, i vari Finanzamt rinunciano a prendere provvedimenti esecutivi, se questi sono scaturiti dall’attuale pandemia.

  1. Previdenza di base per i lavoratori autonomi

Secondo il SGB II, i lavoratori autonomi con un reddito insufficiente possono richiedere un sostegno per il reddito di base presso il Jobcenter. Contrariamente all’ALG II, non esiste un limite massimo di ore lavorate. In questo caso è perciò necessario rivolgersi al Jobcenter del proprio distretto di residenza. Tutte le questioni relative al reddito di base per i lavoratori autonomi saranno chiarite in questa sede.

  1. Legge sulla protezione dalle infezioni

Nei casi di quarantena, i lavoratori autonomi hanno diritto a un indennizzo ai sensi del § 56 della legge tedesca sulla protezione contro le infezioni. Il risarcimento può essere richiesto presso il dipartimento della sanità pubblica fino a tre mesi dopo la cessazione dell’attività ordinata.

  1. Aiuti di emergenza (sovvenzione) per le piccole imprese

Lo Stato di Berlino ha deciso di istituire un fondo di emergenza per le piccole e microimprese con un massimo di cinque dipendenti, nonché per i liberi professionisti e i lavoratori autonomi che sono stati particolarmente colpiti dalla crisi causata dal coronavirus. Per garantire la loro esistenza professionale o commerciale hanno la possibilità di richiedere sussidi rapidamente e senza troppe complicazioni burocratiche. Il programma concreto è attualmente in fase di sviluppo e dovrebbe essere attuato nella settimana dal 23 al 27 marzo 2020.

Le condizioni generali prevedono che:

  • in ogni singolo caso deve essere dimostrato o risultare credibile che un sussidio è necessario per garantire l’esistenza professionale o commerciale durante questa crisi;
  • al momento della domanda va dichiarato che vengono utilizzati o richiesti programmi di assistenza del Governo o altri programmi di assistenza disponibili o richieste di prestazioni sociali e altre prestazioni previste dalla legge (ad es. indennità di lavoro a tempo ridotto, sostegno per il reddito di base);
  • una compensazione aggiuntiva o una doppia compensazione attraverso l’utilizzo di fondi provenienti da altre misure o programmi dovrebbe essere evitata fin dall’inizio o corretta in seguito. La sovvenzione assume quindi anche la funzione di sostegno alla liquidità fino a quando non saranno chiariti e non ci si potrà avvalere di altri aiuti;
  • l’importo della sovvenzione è limitato a 5.000 EUR. Se necessario, si può presentare domanda più volte, di nuovo dopo sei mesi per lavoratori autonomi individuali e dopo tre mesi per le imprese gestite da più persone.

Il governo federale ha anche annunciato che istituirà un fondo di emergenza per le piccole imprese. I dettagli saranno presentati lunedì 23 marzo. I due programmi saranno sincronizzati e poi resi disponibili attraverso la banca di sviluppo di Berlino, l’IBB. Vi informeremo qui non appena sarà possibile presentare una richiesta.

About The Author

Valentina Lo Iacono

Appassionata di lingue, letteratura e ogni aspetto culturale che possa essere definito tale. Ama viaggiare e dedicarsi alle attività collaterali che un viaggio comporta. Di recente ha maturato anche un forte interesse per la tecnologia, che le offre spunti interessanti per la stesura di alcuni articoli. Qualche anno fa è approdata a Berlino e ancora non se n'è andata. Quando non scrive qui, la trovate su Cocktail di libri, un blog dedicato alla lettura e a riflessioni sull'italiano.

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