Ci son due coccodrilli ed un orangotango, una medusa, un polpo

Fotogramma estrapolato dal video realizzato da Andrea Mangoni.

Quando le pressioni del mondo si allentano è sorprendente la vita che ne viene fuori

Avevo bisogno di prendere un po’ d’aria virtuale da sieri, tamponi e fasi “un-due-tre-stella” che siano, di smetterla per qualche ora di inquadrare il mondo in “positivi” e “negativi” o di interrogarmi sulle prospettive di vita e di ansia che si apriranno per tutti noi in Italia a partire dal 4 maggio.

Di solito le fonti inesauribili di gioia che utilizzo per ricaricarmi sono i bambini, nelle vesti dei vari nipotini, e gli animali.

Visto che i primi ultimamente, a causa della cattività da quarantena, più che a docili angioletti, stando ai racconti delle mamme, assomigliano a dei piccoli Pennywise (ricordate il clown di “It”?), ho preferito optare per i secondi, che a quanto pare in quest’ultimo periodo se la stanno spassando parecchio alla faccia nostra. E fanno benissimo.

“Animali fantastici e dove trovarli” recita una famosa serie cinematografica, beh, in questi giorni abbiamo solo il dubbio della scelta.

Siete tipi da fauna marina? Bene, allora potete veleggiare virtualmente verso l’Isola d’Elba dove qualche giorno fa, l’equipaggio di un elicottero ha potuto ammirare dall’alto unabalenottera di 20 metri che nuotava indisturbata tra le onde.

E meno male che il mammifero non è stato avvistato nel golfo Partenopeo, altrimenti avrei rischiato una multa per violazione della quarantena! Dato il consumo smodato di Nutella in questo periodo infatti, l’unica cosa che mi differenzia dalla balenottera è il pigiama, a righe per lei, di Snoopy per me.

Se invece siete tipi marini, ma più da snorkeling, non avete che da inforcare pinne e occhiali ed immergervi nei canali veneziani. Il menù dell’escursione vi offre come antipasto un’evanescente medusa, il cui lento incedere a pelo d’acqua tra i canali la rende simile ad un fantasma che si aggira tra i palazzi riflessi nell’acqua della Laguna.

Paura dei fantasmi e delle meduse? Nessun problema, la natura è pronta ad offrirvi un assaggio di mare più tradizionale: polpo gigante del Canal Grande! Un avvistamento così insolito per i veneziani, che i maligni hanno insinuato fosse semplicemente un mollusco fuggito dal vicino mercato del pesce di Cannaregio. E se anche fosse così? Tanto di cappello al nostro amico fuggitivo, vuol dire che avremmo l’Harrison Ford dei polpi tra le acque nazionali, sai che invidia la buonanima del polpo Paul!

Non sapete nuotare o l’unico polpo che conoscete è quello allaLuciana? Ricevuto. Vi consiglio allora un giretto nelle Marche, precisamente a Montecchio di Vallefoglia, in provincia di Pesaro Urbino, dove un simpatico daino è apparso tranquillo a passeggio davanti ad un supermercato. Pare volesse entrare a fare un saluto al congiunto “Camoscio d’Oro”, ma la fila trovata all’ingresso deve averlo scoraggiato, perché in un attimo ha fatto dietrofront.

Vi piace la fauna montana, ma siete troppo pigri per spostarvi dal salotto di casa? Allora restate semplicemente affacciati alla finestra, perché a volte la sorpresa è proprio sotto i nostri occhi. È questo quello che deve aver pensato un signore residente nel centro storico di Monza, che a pochi palmi dal suo naso ha assistito alla “struscio” di uno spocchioso tasso nelle vie del centro. Perché spocchioso? Perché l’animaletto non ha scelto di scorrazzare in una via a caso, ma nella centralissima Carlo Alberto, sede di numerose gioiellerie e negozi alla moda, tanto a lui cosa importa della crisi economica…le “tasse” mica le paga!

Se infine siete appassionati della saga di Twilight, o semplicicultori di atmosfere magiche ed esoteriche, vi avrebbe provocato qualche brivido lungo la schiena il trovarvi al cospetto di un branco di lupi a zonzo nei pressi della piscina comunale di Grottammare, Ascoli Piceno.

Insomma ce n’è davvero per tutti i gusti in questo periodo e non solo in Italia. In questo momento difficile, in cui noi esseri umani, siamo costretti a fare più di un passo indietro e a chiuderci in una religiosa osservazione di norme nelle nostre case, assaliti da mille pensieri, c’è chi invece timidamente cerca di riguadagnare terreno, letteralmente, quello stesso che troppo spesso noi a zappate violente abbiamo sottratto loro. È sempre così, nella natura e nella vita, quando ti ritrai, l’altro trova il coraggio per uscire e mostrarsie così dovrai fare anche tu quando sarà tempo di ricominciare. Giù le maschere (ma su le mascherine)! Non possiamo sapere le sembianze che avremo quando tutto sarà finito, ma più importante ancora sarà ciò che abbiamo imparato in questo ritiro: che cedere il passo non è una disfatta, ma una grossa occasione per imparare a camminarsi accanto, senza calpestarsi, tra umani e animali e tra tutte le persone.

 

About The Author

Claudia Carbone

Fiera della sua napoletanità, ma altrettanto orgogliosa della cittadinanza putativa milanese, le piace definirsi: “made in Naples, refined in Milan”. Non è facile inquadrarla: prendi due cose all’esatto opposto, mettile accanto e avrai qualcosa che le assomiglia. Laureata in Economia aziendale, master in gestione degli eventi, passa con uno jetè dal marketing alla scuola di musical, si diletta per un po’ come attrice per poi gettarsi a capofitto nella radio, dove diventa speaker e conduttrice. È anche una giornalista, appassionata di inchiesta. Il leitmotiv di tutta la sua vita? Le parole. Che siano scritte, cantate, pronunciate ad un microfono, non le mancano mai. È fermamente convinta che le uniche cose che possano salvare il mondo da una caduta verticale siano l’autoironia e il non prendersi mai troppo sul serio (da non confondere con la mancanza di serietà). Ironia e serietà, ecco un altro apparente contrasto...that’s Claudia, folks!

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